LAB 2 / 2013 PASSO A DUE

 

“Passo a due, paesaggio in braille, vedere con il corpo” is a performance created in nature which involves ballet students, an actor, a musician and a group of volunteers in collaboration with a group of blind people from the Unione Ciechi Italiana. A project which profoundly changed the lives on an emotional level of everybody involved. The question is why? Why would you want to work in nature with people who don’t see and who are not able to see the beauty of nature with their eyes. Why would you want to ask young ballet students to take on the responsibility of guiding blind (or blind folded) people in nature? Why would any normal person want to spent their free time on learning how to guide blind (folded) people in nature when they might never in their future lives have to do it again?

And why would somebody want to take part of a walk in nature while being blind folded?

Because daring to experience the unknown and finding out that you are capable of so much more then you ever thought you would be capable of, is a life changing experience!

This is partly what this project brought to all of us involved.

More understanding of the lives of blind people and what a fantastic and positive human beings they are.

Realizing that we generally live with so many unnecessary fears and finding out how much more we can do in life with all the physical and creative abilities that we have.

Feeling the power and the beauty of nature with our whole body instead of only our eyes.

Having met a group of fantastic people in a short time and finding out that within our life full of stress and worries we are still capable of making an honest connection on an emotional and spiritual level with people that we didn’t know before.

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“Passo a due, paesaggio in braille, vedere con il corpo” è una performance creata in collaborazione con un gruppo di persone non vedenti dell’Unione Italiana Ciechi di Rimini, per uno spazio naturale che ha coinvolto studenti di danza, un’attrice, un musicista e un gruppo di guide volontarie.

Questo progetto ha profondamente cambiato tutte le persone coinvolte sul piano emotivo. Ma la domanda che vi farete è: “Perché? Perché lavorare nella natura con dei non vedenti, che non sono in grado di vederne la bellezza con i propri occhi?” E ancora: “Perché coinvolgere dei giovani studenti di danza chiedendo loro di assumersi la responsabilità di guidare un cieco (o una persona bendata) nella natura?” Oppure: “Perché una persona dovrebbe spendere del proprio tempo libero per imparare a guidare un cieco (o una persona bendata) nella natura e quando mai nella sua vita futura dovrà farlo di nuovo?” E infine: “Perché qualcuno dovrebbe voler prendere parte ad una passeggiata nella natura, da bendato?”

La nostra risposta oggi è: perché il coraggio di sperimentare l’ignoto e scoprire che si è capaci di andare oltre i propri limiti e le proprie paure è un’esperienza che cambia la vita! Questo è – solo in parte – ciò che PASSO A DUE ha dato a tutte le persone coinvolte nel progetto.

Ma anche più comprensione della vita di chi non vede, imparando – dalla loro voglia di vivere e di superare i propri limiti fisici – che proviamo molte paure inutili. Che se impariamo ad affidarci ai nostri sensi possiamo fare esperienze che mai avremmo immaginato, imparando a ‘vedere’ la potenza e la bellezza della natura con tutto il corpo e non solo con la vista.

Infine, dall’incontro con questo gruppo molto speciale e dal loro modo tattile e diretto di comunicare, in poco tempo, abbiamo imparato che – nonostante una vita stressante e densa di preoccupazioni – siamo ancora in grado di vivere relazioni emotive vere ed intense affidandoci a persone sconosciute.

Sandra Holtzappel e Giuseppe de Ruggiero
Ph. Matteo Conti, Silvia Pangrazi, Elena Farnè