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LABORATORIO DI DANZA-CONTATTO
LABORATORIO DI DANZA-CONTATTO

passo a due – paesaggio in braille, vedere con il corpo

INTRODUZIONE

Il laboratorio propone l’utilizzo della danza post-moderna, in particolare della tecnica della Danza-contatto (Contact-Improvisation) per sviluppare nuovi modelli originali di percezione multi-sensoriale degli spazi aperti, fruibili da persone vedenti e non vedenti.
La danza contatto è una pratica di danza nella quale i punti di contatto fisico, fra almeno due danzatori, diventano il punto di partenza di una esplorazione fatta di movimenti improvvisati e sollecitazioni corporee basati sulla reciproca fiducia.
Al di là dei semplici punti di contatto fisico, con la Danza-contatto entra in gioco il contatto globale (uditivo, cinetico, percettivo/energetico ed anche affettivo) del danzatore con i suoi partner e con ciò che c’è intorno (il terreno, lo spazio, la forza di gravità, ecc.), tra sé, gli altri e il mondo circostante..

OBIETTIVI DEL LABORATORIO

ll laboratorio ideato da H.O.P.E. for dance e IntercityLab, sviluppato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e l’associazione A passo d’uomo e con il patrocinio del Museo della Linea dei Goti, intende:

  • sviluppare la fruizione multi-sensoriale degli spazi aperti attraverso la danza, stimolando i partecipanti e le persone coinvolte a superare le barriere architettoniche vivendo un’esperienza artistica altamente ludica ed emotiva;
  • favorire i metodi dell’integrazione e dell’auto-apprendimento costruendo un gruppo interdisciplinare di partecipanti sia di giovani non vedenti sia di giovani ballerini professionisti e non professionisti;
  • esercitare il diritto alla memoria in chiave contemporanea realizzando una camminata-performance nell’ambito del festival A passo d’uomo (6-7-8 settembre 2013) lungo il sentiero del territorio di Montegridolfo che condurrà alla scoperta sensoriale dei paesaggi della Linea Gotica, narrando la vita e le emozioni della comunità sfollata nelle grotte di tufo e costretta a vivere nel bosco, lungo il rio Caltente, ai piedi del centro storico allora devastato dai bombardamenti.

La camminata-performance esito del laboratorio, aperta a persone con disabilità visive e a spettatori non disabili, si svolgerà per tutti ad occhi bendati.
Durante il cammino ogni spettatore avrà una guida personale: un ballerino-guida. Insieme, il ballerino-guida e lo spettatore, cammineranno e danzeranno insieme lungo il percorso in un vero e proprio Passo a due¹. Gli spettatori saranno quindi accompagnati e coinvolti a percepire un “racconto” sulla natura dei luoghi, la loro storia e i loro caratteri, da guide-ballerini personali. Ogni ballerino-guida utilizzerà tecniche di Danza contatto per attivare la stimolazione dei sensi alternativi alla vista. I suoni, la musica, gli odori, la voce di un attore recitante contribuiranno a evocare un momento particolarmente significativo per la storia del luogo in un vero e proprio passo a due nel paesaggio.

1 Il Passo a due nel mondo della danza è un momento (più o meno lungo) danzato tra una coppia (normalmente un maschio e una femmina, ma non necessariamente) dove uno dei partner ha la responsabilità di guidare e l’altro partner di seguire. Guidare in questo caso è donare, non dominare. Questo dono dà fiducia a chi viene guidato che a sua volta la restituisce a chi guida. In questo modo si crea una sinergia tra i due che forma un’unica forza e un movimento più completo. In questa sinergia, valori e responsabilità sono perfettamente equilibrati.

IL TEMA, LA LINEA GOTICA

Il laboratorio porterà in scena alcuni testi e parole sulla storia della Linea Gotica² liberamente tratti dal film-documentario Rosso il fronte e dal libro La guerra all’improvviso della scrittrice Silvana Cerruti, ambientati in Valconca.

2 La Linea Gotica fu istituita dal maresciallo tedesco Albert Kesselring nel 1944 nel tentativo di difendere e rallentare l’avanzata dell’esercito alleato comandato dal generale Harold Alexander verso il nord Italia. La linea difensiva si estendeva per oltre 300 chilometri sui rilievi delle Alpi Apuane, proseguendo verso est lungo le colline della Garfagnana, sui monti dell’Appennino modenese, l’Appennino bolognese, l’alta valle dell’Arno, quella del Tevere e l’Appennino forlivese, per finire poi sul versante adriatico negli approntamenti difensivi tra Rimini e Pesaro, nei comuni di Montegridolgo e Gemmano, in Valconca.

MODELLO FORMATIVO-PERFORMATIVO E FASI DEL LABORATORIO

Il modello proposto per il laboratorio è di tipo formativo/performativo, ovvero gli allievi avranno l’opportunità di seguire lezioni frontali e sul campo, ma anche di mettere in mostra il proprio prodotto artistico frutto dell’esperienza collettiva, partecipando attivamente allo spettacolo finale con il ruolo di guida e di danzatori. Ciò consentirà ai partecipanti di misurarsi con un’attività professionale a tutti gli effetti.
Il percorso sarà strutturato per moduli progressivi di apprendimento e di espressione creativa:

  • modulo 1 / Workshop teorico-pratico sul mondo dei non vedenti. Si prevede una mezza giornata di lezione teorica e pratica con Marco Fossati sul mondo dei non vedenti. La lezione si svolgerà in due tempi: una prima parte teorica su cosa significa la cecità; una seconda parte pratica ed interattiva, di gioco a coppie di gruppo, per imparare ad usare gli altri sensi alternativi alla vista relazionandosi ad altre persone e al mondo esterno.
  • modulo 2 / Laboratorio sperimentale di conoscenza dei luoghi e di studio dei codici sensoriali. Si prevede una giornata sul campo, lungo il percorso di Montegridolfo. I partecipanti, insieme ai docenti, gli scenografi e la regia sperimenteranno la camminata da bendati, a coppie, entrando in contatto con la storia del luogo e con i materiali della natura e dell’agricoltura e le superfici del borgo, senza l’uso della vista. Alla camminata seguirà una cena al buio, a conclusione della quale il gruppo parteciperà ad un confronto collettivo dal quale scaturiranno le emozioni, i piaceri e le paure dell’esperienza. A conclusione della giornata i partecipanti avranno sviluppato sia la fiducia necessaria ad intraprendere un cammino al buio negli spazi aperti (accompagnati in totale sicurezza lungo percorsi con suoli e altimetrie differenziate da bendati, ai bordi del rio, a margine dei campi e nel centro storico), sia l’abilità a gustare il cibo in compagnia senza vedere il piatto.
  • modulo 3 / Workshop di Danza-contatto. Si prevede una mezza giornata di lezione pratica di Danza-Contatto guidata da Carla Rizzu, insieme con alcuni giovani ballerini professionisti ed un gruppo di non vedenti e di ballerini non professionisti. Durante la lezione i partecipanti svilupperanno sia singolarmente sia un gruppo una prima relazione a livello umano e di conoscenza del corpo in movimento attraverso l’improvvisazione. I partecipanti vivranno un’esperienza artistica ed emotiva attraverso l’uso dei sensi, accompagnati dalla musica e dalle percussioni.
  • modulo 4 / Workshop di percussioni corporee, suoni e tape. Si prevede una mezza giornata di lezione pratica di Ritmo, Percussioni Corporee e di Danza-Contatto guidata da Carla Rizzu, insieme con alcuni giovani ballerini professionisti e un gruppo di non vedenti e di ballerini non professionisti. Durante la lezione i partecipanti sperimenteranno sia singolarmente sia un gruppo un percorso di Percussioni corporee e di Danza-contatto a conclusione della quale svilupperanno la capacità di danzare, usando liberamente il proprio corpo come strumento al ritmo della musica e delle percussioni.
  • modulo 5 / Prove per la genesi dello spettacolo e dei codici tattili. Si prevedono 2/3 mezze giornate lungo il percorso di Montegridolfo, per sperimentare sul campo le conoscenze di Danza-Contatto acquisite. Gli incontri avranno lo scopo di acquisire la conoscenza del percorso e di sviluppare insieme alla regia, agli scenografi e ai docenti, con la voce narrante e la musica, i codici tattili, uditivi e olfattivi per la messa in scena dello spettacolo.
  • modulo 6 / Camminata-performance nel festival A passo d’uomo (6-7-8 settembre 2013). Si prevedono due giornate di spettacoli, con 1/2 repliche al giorno (www.apassoduomo.org)

SEDI E LUOGHI DEL LABORATORIO

Il laboratorio si svolgerà in contemporaneamente a Rimini (moduli 1,3,4) e a Montegridolfo (moduli 2,5,6).

  • Le lezioni e le prove dei moduli 1 e 4 si terranno presso le palestra della Piscina Comunale di Rimini (Via IX Febbraio 1849, 1, adiacenze centro storico, a 10 minuti a piedi dalla stazione dei treni e delle corriere).
  • La lezione e le prova del modulo 3 si terrà presso la palestra delle Scuole Ferrari di Rimini (Via Gambalunga, 106, centro storico, a 5 minuti a piedi dalla stazione dei treni e delle corriere).
  • Le lezioni, le prove e le esibizioni dei moduli 2, 5, 6 si terranno a Montegridolfo, lungo il percorso tra il centro storico, il rio Caltente e il museo della Linea dei Goti.

CALENDARIO

10 luglio 2013 / Scadenza presentazione domande
13 luglio 2013 / Modulo 1. Workshop teorico-pratico sul mondo dei non vedenti. Ore 15.00-19.00, Rimini, Palestra Piscina Comunale
27 luglio 2013 / Modulo 2. Laboratorio sperimentale di conoscenza dei luoghi e di studio dei codici sensoriali. Ore 16.30-20.00, Laboratorio camminata a Montegridolfo. Ore 20.00-22.00, Cena al buio all’Agriturismo Ripabottina, Montegridolfo
17 agosto 2013 / Modulo 3. Workshop di danza-contatto. Ore 15.00-19.00, Rimini, Palestra Scuole Ferrari
24 agosto 2013 / Modulo 4. Workshop di percussioni corporee, suoni e tape. Ore 15.00-19.00, Rimini, Palestra Piscina Comunale
dal 26 agosto al 5 settembre / Modulo 5. Prove per la genesi dello spettacolo e dei codici tattili. Le date precise e gli orari delle prove saranno concordati con i docenti e i partecipanti – sono previste 2/3 mezze giornate complessive.
7-8 settembre 2013 / Camminate-performance nel festival. Si prevedono due giornate di spettacoli, con 1/2 repliche al giorno.

PARTECIPANTI E COSTI DI ISCRIZIONE

Il laboratorio formativo-performativo si rivolge a persone che desiderano conoscere il mondo dei non vedenti attraverso la danza e che abbiano un’esperienza professionale e/o amatoriale di danza (ogni stile).
L’età per partecipare al laboratorio è fissata tra i 15 e i 60 anni di età.
Il laboratorio è aperto a tutti gli interessati fino ad un numero massimo di 20 iscritti ai quali si aggiunge un gruppo di lavoro fisso di circa 15 allievi, formato da giovani ballerini professionisti e da giovani non vedenti.
Sono previste due modalità di partecipazione, percorso completo (con spettacolo finale e partecipazione al festival) o per singoli moduli (senza spettacolo finale).

PERCORSO COMPLETO.

Per partecipare al laboratorio formativo-performativo, che ricomprende la partecipazione a tutti i moduli e alle camminate-performance finali con il ruolo di ballerino-guida, possono fare domanda tutti gli interessati:

  • la partecipazione al Laboratorio ha un costo di 50,00 euro complessivi, ovvero di 10 euro a modulo (moduli 1, 2, 3, 4, 5 in cui il 6 è in omaggio). La cena al buio a conclusione del modulo 2 è facoltativa, sarà conteggiata a parte ed avrà un costo massimo di 25 euro a persona come concordato con l’Agriturismo ospitante (la cena si farà con un minimo di 20 iscritti, i posti disponibili sono massimo 25)
  • Per i minori è necessaria la firma di un genitore

PERCORSO PER SINGOLI MODULI.

I singoli moduli 1, 2, 3 e 4 del laboratorio sono aperti inoltre a tutti gli interessati, anche a persone non vedenti e ai loro familiari interessati a condividere la propria esperienza attraverso la Danza-Contatto.

  • Per partecipare ai singoli moduli – 1, 2, 3, 4 – possono fare domanda tutti gli interessati tra i 15 e i 60 anni.
  • Per i minori è necessaria la firma di un genitore
  • La partecipazione a ogni singolo modulo ha un costo di 10 euro. La cena al buio a conclusione del modulo 2 è facoltativa, sarà conteggiata a parte ed avrà un costo massimo di 25 euro a persona come concordato con l’Agriturismo ospitante (la cena si farà con un minimo di 20 iscritti, i posti disponibili sono massimo 25)
  • La partecipazione per moduli non prevede la partecipazione alle prove e allo spettacolo finali in qualità di guida-ballerino, è tuttavia possibile farlo come partecipante al festival. I partecipanti ai singoli moduli avranno uno sconto del 20% sul biglietto di ingresso al festival.

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

Tutte le persone interessate dovranno fare richiesta di partecipazione all’organizzazione del laboratorio, inviando:

  • domanda di iscrizione e lettera motivazionale. Il candidato dovrà compilare il modello di iscrizione fornendo le proprie generalità ed indicando le motivazioni che lo spingono a partecipare al laboratorio (massimo 1 pagina)
  • breve CV. Il candidato dovrà indicare le proprie generalità, gli studi, i titoli, i corsi ed eventuali esperienze pregresse nel mondo della danza ritenute significative (massimo 1 pagina in carta semplice).

Le domande dovranno pervenire entro le ore 18.00 del 10 luglio 2013, per posta tradizionale o per email a:

Le richieste di adesione dovranno riportare l’oggetto “Laboratorio di danza Passo a due” e specificare il mittente e i contatti dei richiedenti.
Non fa fede il timbro postale.

SELEZIONE E ACCESSO

Il laboratorio è aperto a tutti gli interessati e attivato attraverso un bando.
Tutti gli interessati al laboratorio dovranno presentare tutta la documentazione modulistica completa e un CV da cui si possano evincere sia il livello tecnico formativo (base, intermedio, professionale) ed eventuali esperienze pregresse nel mondo della danza, sia l’interesse e la disponibilità a partecipare alle attività previste all’interno dell’offerta formativa/performativa del laboratorio, dalle lezioni al workshop allo spettacolo finale.
Non saranno ammesse domande incomplete.
L’organizzazione comunicherà repentinamente ai partecipanti selezionati l’ammissione al laboratorio, che dovranno confermare la propria adesione e provvedere al pagamento della quota di iscrizione (le modalità di pagamento saranno comunicate successivamente).

ONERI A CARICO DEI PARTECIPANTI E DELL’ORGANIZZAZIONE

I costi di iscrizione ad ogni singolo modulo sono di 10,00 euro.
Il laboratorio completo, sino alla camminata-performance finale, ha un costo di 50,00 euro.
La cena al buio del 2° modulo non è compresa nei costi del laboratorio. Sarà conteggiata a parte, si farà con un minimo di 20 iscritti e ad un prezzo convenzionato di massimo 25 euro.
I costi di allestimento e scenografia e degli eventuali costumi della camminata-performance finale saranno a carico dell’organizzazione.
Ogni partecipante dovrà comunque provvedere ad eventuali costi di vitto e alloggio e agli eventuali spostamenti. L’organizzazione fornirà elenco delle strutture convenzionate.

CONVENZIONI

Per tutti i partecipanti al laboratorio è possibile:

  • usufruire di vitto e alloggio convenzionato presso ristoranti, B&B, Locande convenzionate con il festival. L’elenco aggiornato sarà consultabile sul sito www.apassoduomo.org

INFORMAZIONI E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

La segreteria organizzativa del laboratorio ha sede a Rimini in Corso d’Augusto 144. Per chi fosse interessato è possibile chiedere ed avere ulteriori informazioni di persona, previo appuntamento telefonico.
Ulteriori informazioni e contatti saranno disponibili:

  • sul sito all’indirizzo www.apassoduomo.org. Nel menu scegliere la sezione Laboratori
  • inviando una richiesta all’email intercitylab@yahoo.it. Indicare nell’oggetto Laboratorio Passo a due
  • ai numeri di telefono dell’APS Apassoduomo (+ 39 331 7426704) o dell’Associazione H.O.P.E. for dance (+39 333 2917917 / +39 3382679603 )

DOCENTI LABORATORIO

MARCO FOSSATI (Genova, 1961)

Docente di Educazione Fisica e Tecnico C.I.Paralimpico.
Istruttore di Orientamento e Mobilità e Autonomia Personale.
Docente I.RI.FO.R. Nazionale.
Marco Fossati crede fermamente che per poter attuare una corretta integrazione si debbano fornire stimoli e strumenti adeguati, ed è con vero piacere che professionalmente si occupa della riabilitazione funzionale delle persone che presentano disabilità visive; siano nonvedenti, ipovedenti o pluriminorati psicosensoriali.
Ha insegnato per anni Educazione Fisica nelle patrie scuole, anche nelle elementari.
Ha perfezionato la formazione come riabilitatore presso l’Istituto Ricerca e Formazione e Riabilitazione, I.RI.FO.R. Nazionale, una struttura scientifica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con la specializzazione nell’orientamento e mobilità e nelle autonomie personali.
Per meglio collaborare all’interno dei centri di riabilitazione visiva Emiliano-Romagnoli e Toscani ha conseguito il Master Post Laurea sulla “Riabilitazione del paziente ipovedente” presso l’Università di Bologna.
Svolge l’attività di libera professione come riabilitatore di persone con disabilità visive nel settore dell’Orientamento e Mobilità e delle Autonomie Personali collaborando con Istituti specializzati, Aziende Sanitarie, sezioni UICI e IRIFOR.

CARLA RIZZU (Sassari, 1975)

Coreografa e danzatrice, nasce a Sassari dove compie i primi studi di danza classica e jazz. Si perfeziona a Roma e New York in danza classica, modern e tip tap; mentre a Parigi Londra, Berlino e Bruxelles approfondisce la danza contemporanea. Studia tecnica release e floorwork in “summer school Laban”“ anno 2010-2011 “ P.A.R.T.S summer school” anno 2011- stage in Bruxelles presso “ Ultima Vez” 2009-2010. Nel frattempo studia recitazione per circa due anni presso l’Accademia 96 di Bologna, con l’attrice Marina Pitta e il regista Gianfranco Rimondi.
Docente di modern contemporaneo alla IDA Ballet Academy. Nella primavera 2009 fonda il gruppo Nervitesi, intendendo iniziare un percorso coreografico legato alla danza e al teatro.
In seguito all’incontro con il regista Eugenio Sideri e la tematica partigiana, nasce l’idea per “Nome di battaglia”, che la vede all’esordio coreografico nel 2009 e con cui vince il primo premio (ex equo) alla 2° edizione del Concorso Coreografico “Danz’è”, svoltasi a Rovereto (Tn) all’interno del Festival Oriente Occidente 2009.
Nel settembre 2010 debutta con “EAT 26”, spettacolo co-prodotto dal Festival di danza contemporanea Oriente Occidente a Rovereto.
Nell’ottobre 2010 viene scelta come coreografa insieme a Christopher Huggins e Steve La Chance per firmare un quadro coreografico per la neo-nata I.D.A Ballet Company.
Nell’aprile 2011 partecipa alla vetrina di coreografi emergenti organizzata a Reggio Emilia in Fonderia dell’Ater Balletto, da Arturo Cannistrà e Cristina Bozzolini, ricevendo una menzione speciale per il lavoro presentato “L’albero di Antonia”.
Nel dicembre 2011 partecipa al concorso di Pinerolo sezione Compagnie Emergenti con “L’albero di Antonia” ottenendo un secondo posto.
Nell’aprile 2012 1° premio per migliore coreografia concorso “ Lecce danza in scena”.
Nel Settembre 2012 vince il premio come miglior coreografo concorso “Danza Estate” 2012.
Nle Febbraio 2013 vince il primo premio concorso “Expression” a Firenze sezione composizione coreografica. Si aggiudica come miglior coreografa una residenza a Vienna all’interno del festival “Impulstanz”.
Nel Marzo 2013 al Konteyner Festival teatro Greco di Roma, vince il primo premio come compagnia emergente per la coreografia “Ordinary People Extraordinary Story” e premio del pubblico.

COREOGRAFIA-REGIA

SANDRA HOLTZAPPEL (Olanda, 1973)

Insegnante di danza classica (stile Vaganova e stile internazionale), coreografa, istruttrice di Pilates, ballerina solista professionista freelance.
Dal 1982 al 1991 ha frequentato il “Royal Conservatory” all’Aia, in Olanda dove nel 1991 ha acquisito il diploma professionale di danza classica (HBO).
Nel 1990 ha acquisito il diploma superiore (VWO) in Olanda.
Dal 1990 al 1992 ha frequentato il “Dance Academy” di Budapest, Ungheria come borsista, diplomandosi nel 1992.
Ha lavorato in Olanda come ballerina professionista di danza classica, neo-classica, contemporanea, Salsa e Tango Argentino per teatri, televisione, concorsi e Galà.
Ha lavorato con famosi insegnanti tra cui Dame Alicia Markova (Inghilterra), Irina Kolpakova (Russia), Kalina Bogoeva (Bulgaria), Olga Evreinoff (Russia), Marian Sarstadt (Olanda) Ivan Kramar (Cecoslovacchia), Victor Ullate (Spagna) e David Moroni (Canada).
Nel 2004 si trasferisce in Canada dove si dedica all’insegnamento della danza. Ha lavorato in diverse scuole di Danza e Pilates a Winnipeg e è stata direttrice artistica e insegnante nella compagnia “Rusalka”.
Dal 2005 al 2010 è stata docente responsabile degli ultimi due livelli di corso e diploma per danza classica e coreografa presso la prestigiosa accademia professionale del “Royal Winnipeg Ballet (RWB) in Winnipeg, Canada.
Suoi studenti del RWB lavorano oggi come ballerini professionisti in compagnie di tutto il mondo tra cui: Royal Winnipeg Ballet (Canada), The National Ballet of Canada, Victoria Ballet (Canada), Jorgen Ballet (Canada), Ballet BC (Canada), American Repertory Ballet (USA), Stuttgart Ballet (Germania), Eugene Ballet Company (USA), City Ballet of San Diego (USA), Balletto Nazionale del Messico, Singapore Dance Theatre, Nippon Ballet Company (Giappone), K Ballet Company (Giappone), Colorado Ballet (USA).
Nel Giugno 2010 si è trasferita in Italia e da Settembre 2010 fino a Giugno 2011 ha insegnato danza classica a tutti i livelli professionisti presso Ateneo Danza.
Dal Settembre 2010 fino a 2012 ha insegnato come insegnante ospite danza classica in varie scuole Italiane e a San Marino.
Da settembre 2012 a giugno 2013 come insegnante di danza classica insieme con Giuseppe de Ruggiero è co-creatore artistica e tecnica di un nuovo corso “Accademico-Intensivo” per la scuola New Grafic Ballet.
Nel settembre 2012 participa al Festival A Passo D’Uomo con gli allievi della scuola New Grafic Ballet come responsabile della regia e della direzione artistica di due camminate-performance a Montegridolfo (con Giuseppe de Ruggiero) e a Montecolombo (con Francesca Airaudo, Barbara Martinini, Giuseppe de Ruggiero).
Nel 2013 inizia il progetto “H.O.P.E. for Dance” con Giuseppe de Ruggiero.

GIUSEPPE DE RUGGIERO (1969, Pisa)

Insegnante di danza classica, istruttore di Pilates, ballerino professionista principale e solista.
Ha iniziato nel 1977 a studiare danza a Rimini presso “Arabesque Dance Center” con June Gallagher, continuando gli studi professionali presso il famoso centro di danza “Rosella Hightower” a Cannes (Francia).
All’età di 19 anni ha iniziato a lavorare in Olanda, prima con la compagnia “Scapino Ballet” e poi con la prestigiosa compagnia “Het Nationaal Ballet” per le quali ha ballato come ballerino principale e solista per dieci anni.
Ha lavorato con prestigiosi coreografi e insegnanti come: Forsythe, Hans van Maanen, Rudi van Dantzig, Jiri Kylian, Toer van Schaik, Carolyn Carlson, Maguy Marin, Natalia Makarova, Peter Schaufuss, Rosella Hightower, William Forsythe, Jose Ferran, Kyra Nijinska, Carlos Acosta, Jose Martinez e tanti altri.
Dal 2004 al 2010 ha lavorato in Winnipeg, Canada, dove ha ballato con la compagnia “Royal Winnipeg Ballet” come ballerino principale e solista. Durante questo periodo il famoso balletto “Cinderella Story” è stato coreografato da Val Caniparoli del San Francisco Ballet appositamente per lui.
Dopo aver smesso di ballare professionalmente ha iniziato e sviluppato con successo un programma di Stott Pilates al Reh-Fit Centre a Winnipeg e ha insegnato danza classica e coreografato alla scuola di danza del Royal Winnipeg Ballet.
Nel Giugno 2010 è ritornato in Italia.
Dal 2010 a oggi lavora come insegnante professionista alla IDA Ballet Academy, scuola professionale per ballerini, sotto la direzione artistica di Steve La Chance dove è responsabile del corso biennale e perfezionamento per la danza classica.
Dal 2010 al 2011 ha insegnato danza classica, tecnica maschile, e repertorio a tutti i livelli professionisti del “Ateneo Danza” di Stefania Sansavini.
Dal 2010 al 2013 insegna alla Scuola New Grafic Ballet di Beatrice de Ruggiero e come maestro ospite in varie scuole Italiane e San Marino.
Nel 2012 partecipa al Festival A Passo D’Uomo con gli allievi della scuola New Grafic Ballet come responsabile della regia e della direzione artistica di due camminate-performance a Montegridolfo (con Sandra Holtzappel) e a Montecolombo (con Francesca Airaudo, Barbara Martinini, Sandra Holtzappel).
Da settembre 2012 a giugno 2013 come insegnante di danza classica insieme conSandra Holtzappel è co-creatore artistica e tecnica di un nuovo corso “Accademico-Intensivo” per la scuola New Grafic Ballet.
Nel 2013 inizia il progetto H.O.P.E. for Dance con Sandra Holtzappel.

SCENOGRAFIA-REGIA

NEVIO CAVINA (Rimini, 1962)

Dopo essersi diplomato in elettronica, frequenta laboratori condotti da vari registi attraverso i quali si appassiona al Teatro.
Nel 1989 si specializza come tecnico Teatrale e dal 1990 al 1995 è tecnico presso la società Alterecho che si occupa di sistemi audio-luce-video, dove inizia la propria ricerca sul tema della luce.
Dal 1996 libero professionista nel campo dello spettacolo e della comunicazione come lighting designer e coordinatore tecnico, per produzioni in Italia e all’estero.
Principali collaborazioni Opera Lirica: Fondazione Arturo Toscanini (Parma), Ente Concerti Marialisa de Carolis (Sassari), Stefano Monti, Teatro A. Ponchielli (Cremona), C N A COREA – Teatro Regio di Parma, Antonio Mastromattei, Ivan Stefanutti, Marco Spada, Teatro Comunale di Modena, Teatro delle Muse (Ancona), Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Regio -Teatro Stabile Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Arriaga (Bilbao), Alessandro Ciammarughi, Teatro Sao Carlos (Lisbona), Stefano Vizioli, Lorenzo Cutuli, Macau international music festival, Olbe A.b.a.o. Bilbao, AsLiCo, Rinaldo Rinaldi, Keiko Shiraishi.
Principali collaborazioni per Spettacoli- Eventi- Festivals: Studio Festi, Luca Ronconi, Santa Cristina – PAV, Odissea doppio ritorno 2007, Nel Bosco degli Spiriti 2008, Farneto Teatro, La Compagnia del Serraglio, Ernesto Calindri – Gigì, Fabio de Luigi – La vera storia di Fabio, Giardini Pensili, Maan Ricerca e Spettacolo, Marco Baliani – I Porti del Mediterraneo 1996, Otel-lo (Elsinor) Spagna, Giancarlo Cobelli – La Tempesta, Ivano Marescotti – Il Silenzio Anatomico 2003, Raffaella Giordano, Tokio millenario – Kobe Luminarie (Giappone), Teatro provinciale di Nagoya – ITCN (Giappone), Festival di S. Arcangelo, TTV – Premio Riccione per il Teatro, Costa Crociere, l’Ora di mezzo, Fiera di Rimini, Tones on the Stones Verbania, Festival di Babilonia 1994 (Iraq), Olimpiadi del Teatro 2001 (Mosca), Festival dos Oceanos (Lisbona), Eurovisione dopo il restauro della Basilica di S. Pietro a Roma

MARIALUISA CIPRIANI (Rimini, 1963)

Dopo la laurea in architettura conseguita a Venezia nel 1991 collabora con l’associazione Sens Espace Europe in Francia per un anno approfondendo temi sull’inserimento di architetture nel paesaggio e sull’utilizzo di nuovi materiali in architettura. Tra il 1992 e il 1995 frequenta il corso di specializzazione in Architettura dei giardini, progettazione e assetto del paesaggio presso l’Università degli studi di Genova, specializzandosi nel 1995. Tra il 1995 e il 1998 vive a Berlino dove collabora come free lance con diversi studi di architettura del paesaggio tra cui Landschaft Planen und Bauen e Bode und Williams.
Nel 2001 fonda lo studio di progettazione Marialuisa Cipriani Architettura e Paesaggio. Si occupa prevalentemente di temi di progettazione degli spazi aperti e di pianificazione e valorizzazione paesaggistica, sola o in team con altri professionisti. Tra i lavori più significativi si segnalano le due edizioni del PROGETTO CONCA (con Elena Farnè e Claudia Morri) su incarico della Provincia di Rimini, il progetto A passo d’uomo (con Elena Farnè) e i progetti di valorizzazione delle mura dei borghi storici di Agello e San Clemente (con Claudia Morri).
Dal 2009 è docente di paesaggio per il dipartimento di Architettura di Cesena-Università di Bologna.

ELENA FARNÈ (Bologna, 1974)

Si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara (2005) e dopo un periodo di lavoro in Francia (2006) si specializza sulle metodologie di partecipazione presso il Dipartimento di Pianificazione della IUAV di Venezia (2008).
Architetto, lavora in Italia e all’estero in diversi ambiti della progettazione, occupandosi di paesaggio, partecipazione e sviluppo locale, comunicazione ed eventi.
Sviluppa progetti e ricerche su temi inerenti la città, gli spazi aperti, la rigenerazione urbana e il paesaggio e il recupero di beni culturali e di archeologia industriale.
Ha ideato e diretto con Marialuisa Cipriani il progetto ‘A passo d’uomo’ (2011-2012), promosso dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – dall’Unione Valconca e dalla Provincia di Rimini. ‘A passo d’uomo’ ha prodotto produzioni artistiche ‘site-specific’ che hanno portato alla realizzazione di un festival di camminate e performance itineranti incentrato sul binomio arte-natura.
Ha collaborato a RiminiAtlas, indagine sul paesaggio della provincia di Rimini, di cui ha curato la mostra omonima allestita con fotografie di Guido Guidi (2005-2012).

VOCE NARRANTE

ALESSIA CANDUCCI (Rimini, 1970)

Al regolare corso di studi (diploma magistrale, laurea in lingue e lett. Straniere) affianca quelli musicali (diploma di solfeggio e compimento inferiore di pianoforte) e quelli teatrali. Diplomata alla Scuola di Cultura Teatrale diretta da Giorgio Albertazzi, completa la sua formazione teatrale seguendo stages con importanti maestri italiani e stranieri (Mamadou Diuome, Laura Curino, Danio Manfredini)
Membro della soc coop Città Teatro, è tra i fondatori de La Compagnia del Serraglio di Riccione. Dal 1993, a progetti di teatro per adulti, affianca una intensa attività rivolta ai bambini ed ai ragazzi, ideando e realizzando, come attrice e regista, spettacoli, laboratori, corsi di formazione.
Dal 1996 approfondisce le tecniche di teatro di narrazione e lettura ad alta voce, prediligendo la relazione tra voce e musica, dando vita assieme al collega Mirco Gennari al progetto Librillo, il virus della lettura… e la lettura diventa contagiosa, che si avvale dell’esperienza del teatro d’attore per promuovere la lettura tra bambini, ragazzi e adulti, attraverso spettacoli, letture drammatizzate e laboratori presso biblioteche, teatri, istituzioni scolastiche. Da allora conduce corsi di formazione sulle tecniche di lettura ad alta voce e narrazione.
Dal 2003 collabora al progetto nazionale Nati per Leggere, per il quale si occupa di formazione rivolta a bibliotecari, insegnanti e lettori volontari per le biblioteche della provincia di Ravenna, Bologna, Modena, Cagliari, Rimini, Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino e del comune di Carpi, Scandiano, Forlì, Treviso, Spinea, Carole, Montegrotto Terme.

PERCUSSIONI E FLAUTO

FABIO MINA (Rimini, 1984)

Ha iniziato a studiare flauto da bambino, si è diplomato nel 2004 al Conservatorio di Pesaro e dal 2000 si è dedicato alla composizione. Durante gli anni del conservatorio, parallelamente agli studi accademici, ha iniziato l’esperienza dell’improvvisazione, inizialmente in un contesto jazzistico poi in uno spazio musicale che non avesse confini, anche attraverso lo studio di strumenti a fiato di diverse parti del mondo come bansuri (flauto traverso indiano), dizi e bawu (due tipi di flauti cinesi), duduk (oboe armeno) shakuhachi (flauto giapponese della tradizione Zen), ney (flauto presente in tutto il Medio Oriente), fujara (flauto armonico di grandi dimensioni tipico in Slovacchia) e khaen (organo a bocca tailandese).
Nel tempo ha approfondito la ricerca sulla musica antica e sacra del mondo, concentrandosi sul repertorio Sufi e quello della mistica medioevale Hildegard von Bingen.
Dal 2007 collabora col trombettista tedesco Markus Stockhausen con cui si è esibito in diversi festival in Italia e in Germania. Lo stesso Stockhausen, nel 2011, ha prodotto il suo primo album “Vìreo” distribuito in Italia da Egea per l’etichetta tedesca Aktivraum.
Ha collaborato con artisti come Kudsi Erguner, Fabrizio Ottaviucci, Enzo Pietropaoli, Tara Boumann, Luigi Ceccarelli e Cristiano De Andrè.
Ultimamente sta approfondendo un progetto in solo e in duo con Markus Stockhausen, progetti che prevedono il dialogo tra l’esplorazione del suono “puro” dei flauti e di tromba e flicorno, e campionamenti, field recordings, live electronics.
Come musicista cerca di approfondire i legami tra musica, suono e le relative radici spirituali.

PAROLE E TESTI

SILVANA CERRUTI (Torino, 1944)

Ama definirsi “cercatrice e narratrice di ricordi”, alimentando da oltre dieci anni la sua curiosità e voglia di conoscenza continuando a raccogliere memorie orali di giovani e anziani attraverso interviste e ricerche.
La sua attività come scrittrice e raccoglitrice di memorie è iniziata come responsabile del coordinamento donne dello SPI CGIL nei Centri Sociali della Provincia di Rimini, proseguita sul territorio della Valconca dove si è concentrata sulle memorie delle donne rispetto al passaggio del fronte e continua ora in Valmarecchia con un progetto provinciale intergenerazionale.
Il lavoro di ricerca fatto sul territorio della Valconca si è concluso con la produzione di un DVD: “Rosso: il fronte” che raccoglie le memorie delle donne insieme ai filmati originali dell’I.W.M sul passaggio del fronte, e di un libro “La guerra all’improvviso” che ha vinto il premio nazionale generazioni (2011).
Nel 2012 è stata docente insieme al regista Davide Schinaia del Laboratorio sulla Memoria del progetto A passo d’uomo, incentrato sull’applicazione delle interviste ai mezzi audio-visivi da cui è scaturito un video-documentario sul rapporto arte-natura in Valconca.

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